Il vescovo nell’omelia: “La sua morte non sia vana. Il dolore si traduca in cambiamento”.
Fiori, palloncini e un lungo applauso accompagnano, insieme a mamma e papà, la bara bianca di Michelle Causo.
Il piazzale della Parrocchia di Santa Maria della Presentazione, a Torrevecchia, fatica a contenere i tanti amici, parenti e anche chi non conosceva la 17enne uccisa, ma ha voluto essere presente.
La chiesa è altrettanto gremita. Sul feretro la foto di Misci, come la chiamavano tutti, e un cuscinetto di rose bianche. E poi un cuore, sempre di rose, con la scritta “Ti amo”, del fidanzato della ragazza.
“Il degrado non è in un quartiere o in una periferia. Il degrado è nel cuore di ognuno di noi”, uno dei passaggi dell’omelia del vescovo Baldo Reina, che celebra le esequie.
Nel giorno dei funerali di Michelle è in corso un sopralluogo dei poliziotti della Squadra Mobile e dei colleghi della Polizia Scientifica nell’appartamento del 17enne che, mercoledì scorso, ha ucciso a coltellate la ragazza. L’atto è disposto dai pm di Roma.
L’obiettivo è quello di cristallizzare la scena del
crimine e isolare elementi utili a chiarire i buchi neri ancora presenti nella ricostruzione dell’omicidio. Proprio davanti alla casa di via Giuseppe Dusmet, a Primavalle, sono comparse scritte con insulti e minacce rivolte al killer, che è detenuto al carcere minorile di Casal del Marmo.