Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha inaugurato la ventesima edizione di ‘Più libri più liberi’, la fiera della Piccola e media editoria, che si tiene all’interno della Nuvola dell’Eur.
Se i libri sono la libertà, però, all’avvocato Carlo Priolo la libertà – come egli stesso ricostruisce – sarebbe stata negata.
Il libro (censurato dalla Procura) ha per titolo “AMOREVIRUS”, uno tra i 13 libri che l’avvocato, economista, sociologo, epistemologo, giornalista, dott. Carlo Priolo ha dedicato al fenomeno delle sottrazioni e affidi illeciti, conosciuti nell’arco temporale dal Forteto a Bibbiano, il corrotto sistema delle case famiglia che muoverebbe, secondo l’autore, un giro di affari opachi di circa 12 miliardi l’anno nel quale sarebbero coinvolte cooperative, associazioni ONLUS, istituti religiosi, alcune associazioni contro la violenza di genere, che beneficerebbero, sempre secondo l’autore del testo, di finanziamenti a fondo perduto da parte di Enti pubblici, Regioni, Enti locali, Ministeri e la stessa Presidenza del Consiglio. Priolo proprio per le sue competenze è ritenuto un personaggio scomodo.
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