Quattro giovani di origine egiziana sono stati arrestati per l’omicidio di Abdu Ibrahim Ramadan, l’uomo il cui corpo era stato rinvenuto semi-carbonizzato in un terreno incolto nel Comune di Anguillara Sabazia, con un profondo taglio alla gola.
Il fermo, disposto dalla Procura di Civitavecchia lo scorso primo febbraio e convalidato oggi dal Gip, è stato eseguito dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Bracciano al termine di una serie di investigazioni dirette dalla Procura di Civitavecchia ed effettuate dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Bracciano e del Nucleo Investigativo di Ostia, e dal Commissariato di Polizia di Primavalle.
Secondo le prime ricostruzioni all’origine dell’omicidio sembrerebbe ci sia stato un debito di poche migliaia di euro non ripagato dall’uomo, poi ucciso.
E’ un concreto pericolo di fuga ad aver portato al fermo degli indiziati. Almeno uno dei fermati infatti stava preparando la fuga in Egitto. A incastrare i quattro c’e’ innanzitutto il gps dell’auto utilizzata per il delitto, gps che, si legge nel decreto di fermo “segna non solo il percorso ma anche le soste, soste che non sono state effettuate fino al luogo del ritrovamento” del cadavere.
“In altri termini chi e’ salito a bordo a inizio corsa era senza ombra di dubbio sul luogo dell’uccisione della vittima” si legge. A rendere necessario il fermo e’ stato il concreto pericolo di fuga. Uno dei fermati infatti, irregolare in Italia, si era appena procurato le valige per ripartire velocemente per l’Egitto, come emerge da un’intercettazione captata dai carabinieri.
“La valigia deve stare da me domani mattina per favore” dice al telefono. Il fermo, disposto dalla Procura di Civitavecchia e’ stato convalidato oggi dal gip ed stato eseguito dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Bracciano che hanno condotto le indagini con i militari del Nucleo Investigativo di Ostia, e dal Commissariato di Polizia di Primavalle.