Buongiorno dal bosco di San Celso, vegetazione “artificiale” alle spalle del lago di Martignano

Il bosco di Santo Celso è posto sulla riva del lago, fa parte del Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano ed è composto da cerri, alberi ad alto fusto, ed è un’area molto frequentata in estate dai bagnanti.

Di grande valore paesaggistico, il bosco non ha origine naturale, ma è stato in parte piantato dall’uomo (infatti viene anche chiamato “La piantata”); al suo interno si trovano diversi percorsi attrezzati con cartelli informativi che ne illustrano le caratteristiche.

Nel bosco si trovano grandi piante, e alcune mostrano i tipici segni di scavo del picchio rosso maggiore e del picchio verde. Il sottobosco è piuttosto povero, a causa della fitta copertura di alberi che non consente lo sviluppo delle piante, soprattutto nel settore più a nord, dove è ancora evidente l’impianto artificiale del bosco: le piante sono disposte in file e gli alberi sono ancora giovani.

In autunno si possono trovare molti funghi, che puoi osservare ed eventualmente raccogliere, ma solo se sei accompagnato da esperti “fungaroli” in grado di riconoscere bene i funghi mangerecci. I funghi non commestibili vanno lasciati dove sono perché aiutano il bosco a crescere meglio. Per esempio alcuni funghi hanno le loro “radici” (ife) a contatto con quelle degli alberi e li aiutano così a trovare elementi utili per il loro nutrimento.

La spiaggia vicino al bosco, caratterizzata dalla presenza di grandi massi, è formata da materiale vulcanico. Sulla riva puoi osservare cannucceti di palude e piccoli gruppi di ontani, pioppi e salici. Oltre a questi si osservano tratti con robinie, pini domestici, oleandri e altre piante introdotte dall’uomo. Questa zona ospita, soprattutto tra l’autunno e la primavera, gli uccelli acquatici tipici del lago: sulle rive, il piro piro piccolo, i gabbiani, le ballerine bianche; nelle acque poco profonde, i germani reali, le gallinelle d’acqua e i tuffetti; nelle acque aperte, gli svassi maggiori, gli svassi piccoli in fitti gruppi, i moriglioni, le folaghe.

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