di Luca Pagni
Le aree verdi e le piste ciclabili del Comune di Roma sono spesso abbandonate, non pulite ne vigilate, e sovente non hanno cancelli ne orari di apertura e chiusura. Appena diventa buio le aree verdi e le piste ciclabili del Comune di Roma, diventano terra di nessuno con ragazzi annoiati, forse poco seguiti dalle famiglie, che vi si radunano per dirigersi, per bere qualcosa o per vandalizzare panchine staccionate attrezzature sportive e parchi giochi, che sono un bene comune, finendo per lasciare rifiuti a terra o peggio rompendo bottiglie a terra, senza poi curarsi di portarne via i vetri rotti.La Polizia Locale di Roma Capitale non ha le risorse per controllare capillarmente tutte le aree verdi e le piste ciclabili del Comune di Roma.I vetri rotti sono un pericolo per chi passeggia con scarpe leggere, per i bambini che potrebbero giocare tagliarsi o addirittura ingerire i pezzi vetri, e non ultimo per i cani che possono ferirsi alle zampe sul muso o in gola e nell’intestino.Nella foto un cane che frequenta ogni giorno i parchi di Roma Nord tra Flaminia, Cassia, Cortina d’Ampezzo, Monte Mario, Belsito e Balduina.La presenza di bottiglie rotte ha ferito il cane dalla zampa al tendine.Abbiamo raccolto alcune segnalazioni di romani che non credono più nella pubblica amministrazione, centrale o periferica che sia.“I bimbiminkia che ormai hanno devastato le riserve naturali andrebbero castigati. Ho più e più volte segnalato targhe e documentato con foto lo scempio che lasciano nelle zone che fino a una manciata di anni fa sembravano preistorici per quanto erano belli. Ora tra ciclisti, cinghiali e bottiglie rotte(ma mica una, migliaia…) sembra il peggior sobborgo di Caracas.”“Tutta Roma è così . È una sorta di involuzione diffusa ormai sotto tutti gli aspetti.”“Un mesetto fa due donne attempate facevano insieme a noi la passeggiata, ho solo chiesto se potevo lasciare i cani sciolti e mi hanno detto che non cercavano cani ma orchidee italiane che una volta riempivano i bordi delle riserve all’insaputa dei più, ma avevano notato che tra ravanate dei cinghiali (che mangiano tuberi), piallate dei ciclisti e dei ragazzetti che nottetempo si fanno quelle strade con le aixam, era chiaro che non era rimasto più nulla del sottobosco classico e specifico di quelle aree… erano dell’associazione AOCI (Ass. Orchidofili Centro Italia). Sette anni fa avevo fatto un paludario usando l’80% di piante che trovavo insieme a Fede e altri, proprio nelle nostre zone. In sette anni è stato raso al suolo tutto.”“Hanno trasformato le aree vedi ed iparchi in terre di nessun, cacatoi e discariche… tanto nessuno controlla e pure se li beccano sono minorenni e non rispondono a pieno dei reati commessi.”Paola Devecchis, presidente di Trionfalmente 17 segnala che “…insieme ad alcune persone che frequentano la Riserva di Monte Mario, abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica per disastro ambientale, perché anche gli animali selvatici sono danneggiati da questa forma di vandalismo, ma sembra che non interessi a nessuno, nonostante i continui sopralluoghi effettuati dalle forze dell’ordine, dalle ASL e da tutti gli organi competenti”.