Alcuni residenti di via Italo Panattoni chiedono un intervento dell’ARPA Lazio, Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente del Lazio, per verificare gli indicatori ambientali tra via Italo Panattoni ed il Fosso di Monte Arsiccia o Fosso d’Acqua Traversa.
Alle discariche a cielo aperto, ed all’amianto che si sbriciola nel terreno, si aggiungono i resti dell’incendio che ha bruciato rifiuti di vario genere all’interno del civico 220 dove un tempo operava “il bombolaro”.
Siamo andati a verificare la situazione ed abbiamo accertato e documentato diverse criticità:
Su via dell’Acqua Traversa c’è uno scolo di acqua corrente perpendicolare alla carreggiata, poco dopo l’ingresso della Caserma Angelo Paolucci, con pericolo per chi vi transita su due ruote.
Su via Italo Panattoni i secchioni hanno montagne di ramaglie accatastate e c’è ancora la discarica nel fosso ed il restringimento della carreggiata intorno alle cerniere fatte dal XV Municipio per contenere i secchioni, poi spostati sullo slargo per agevolare il transito veicolare.
A via Italo Panattoni 20 abbiamo documentato i resti dell’incendio che emanano odori molto sgradevoli a chi vi abita difronte, che da tempo chiedeva la bonifica dell’area.
Non abbiamo visto nessun cartello di area sotto sequestro, né alcun divieto di accesso, per cui l’area è pericolosamente accessibile a tutti, con potenziale rischio di ferirsi o infettarsi con la ferraglia bruciata, che è evidentemente abbandonata.
I rifiuti bruciati a terra potrebbero inquinare le falde acquifere sottostanti ed inquinano certamente la qualità dell’aria respirata dai residenti.
Sarebbe utile un monitoraggio ARPA che imponga a chi di competenza il ripristino dei luoghi e la rimozione dei pericoli, per la salute e per l’incolumità dei cittadini.
Testo e foto di Luca Pagni per Zona Roma Nord




