Corso Francia, perizia da rifare per la morte di Leonardo in moto

Una nuova perizia per appurare le cause dell’incidente

Dopo che il gip ha respinto la richiesta di archiviazione della procura, si riapre il processo per fare chiarezza su quanto accaduto il 7 aprile scorso quando il diciannovenne romano che percorreva in moto Corso Francia, morì cadendo dopo aver perso il controllo del mezzo.

L’attenzione si concentra su un dosso sull’asfalto dovuto a una riparazione provvisoria di una buca. Un rattoppo che sarebbe stato all’origine di altri incidenti raccontati da alcuni testimoni.

Ma l’esame del geometra incaricato non avrebbe suffragato il rapporto di causalità: la caduta sarebbe dipesa dalla velocità. Una perizia insufficiente, secondo i legali della famiglia.

Per questo la richiesta al Gip di un incidente probatorio, con la nomina di un consulente terzo, scelto dal giudice.

La strada indicata dal Gip si limita a un’integrazione della documentazione prodotta dal perito. Un nuovo esame dunque che coinvolgerà anche il consulente di parte scelto dai legali della famiglia di Leonardo. (Fonte Rainews)