Ancora un femminicidio. Una donna è stata trovata morta nell’androne di un palazzo in via Giuseppe Allievo, nel quartiere Monte Mario a due passi da via Trionfale, zona nord della Capitale.
Dai primi accertamenti sembra che la donna sia stata accoltellata più volte all’addome.
Sull’omicidio indaga la Squadra Mobile: la vittima è un’infermiera di 52 anni. A chiamare i soccorsi un condomino.
Un uomo sarebbe stato visto allontanarsi. Tra le piste seguite dagli investigatori si fa largo anche quella passionale.
Si chiama Rossella Nappini, infermiera del San Filippo Neri uccisa nel quartiere romano di Monte Mario, gli agenti stanno ascoltando una serie di persone per ricostruire la possibile dinamica di quanto accaduto e far luce sulla vicenda.
Tra questi ci sarebbe anche l’ex compagno della donna.
Rossella, che era separata, viveva con le sue due figlie assieme alla madre anziana di circa 80 anni nell’appartamento del palazzo in via Giuseppe Allievo, luogo in cui è stata uccisa, che fa parte del quadrante a nord ovest della capitale. A chiamare il 112 è stato un condomino dello stabile che ha notato il corpo nell’androne del palazzo.
La donna è stata uccisa con alcune coltellate all’addome. C’era una borsetta accanto al suo cadavere, e la presenza degli effetti personali della donna ha indirizzato fin da subito le indagini degli investigatori verso la pista di tipo passionale e non verso furti o rapine.
“Ho sentito le urla, una chiamata di aiuto e poi più nulla. La conoscevo: era una donna molto riservata e che metteva al primo posto il lavoro. Per lei era una missione”. Lo dice all’AGI una donna di circa 40 anni vicina di casa della vittima. “Non ho idea di chi sia stato”, aggiunge un signore sulla sessantina che cammina a poca distanza da lei. “Viveva sola, ma credo si sia separata dal marito qualche anno fa”, dice ancora l’uomo.
La zona è presidiata dalla polizia di stato. Le indagini sono in corso, si cerca l’arma del delitto anche nei cassonetti vicini alla zona con la collaborazione di AMA. È stata disposta l’autopsia dal pm.
Nel 2018, sul suo profilo Facebook, la vittima aveva chiesto delle donazioni per la Casa delle Donne per combattere la violenza di genere, in occasione del suo compleanno.