Freddo, disposizioni in caso di emergenza neve e ghiaccio

In prima battuta viene ricordato l’obbligo (da Regolamento di Polizia Urbana), in caso di neve, di eliminare la stessa dai marciapiedi per due metri davanti agli accessi degli edifici. Quindi la raccomandazione di tenere, se la colonnina di mercurio va sotto lo zero, aperti i rubinetti più vicini ai contatori; e la “riserva di consentire” l’esercizio degli impianti di riscaldamento se la temperatura scende tanto da poter determinare la rottura delle tubazioni.

Il provvedimento, poi, prescrive azioni ai diversi settori e uffici di Roma Capitale: interventi per “mitigare le difficoltà delle fasce sociali più deboli”, in particolare delle “persone senza fissa dimora”; in caso di ghiaccio, azioni per “salvaguardare l’incolumità delle persone” e preservare i beni.

Se nevica tutti gli uffici coinvolti, le aziende dei pubblici servizi e il volontariato devono, sotto il coordinamento della Protezione Civile capitolina, attenersi al “piano speditivo neve e ghiaccio” della stessa Protezione Civile. E su tutte le strade del territorio comunale, in caso di neve, si circola solo con pneumatici invernali o catene a bordo. I taxi, infine, possono protrarre l’orario di lavoro oltre i turni previsti dalla regolamentazione vigente. Il tutto, nel rispetto della normativa nazionale e regionale per fronteggiare il Covid-19.

La Polizia Locale è  incaricata di intervenire “nei casi di inadempienza”.

Ordinanza e “piano speditivo” tra le informazioni della Protezione Civile capitolina.