I punti più inquinati delle coste e dei laghi laziali secondo LEGAMBIENTE

Su 82 punti inquinati in tutte le coste italiane, ben 15 arrivano dai prelievi effettuati nel Lazio:

la foce del Marta a Tarquinia,

la spiaggia sotto Via Aurelia km 64 a Santa Marinella,

la foce del Tevere a Roma,

la foce del Canale Crocetta a Pomezia,

la foce del Rio Torto e del Rio Grande ad Ardea,

la foce di Foce Verde

la foce del Rio Martino a Latina,

il mare sotto Via Gibraleon e Viale Europa a San Felice Circeo,

la foce del Sant’Anastasia a Fondi,

la spiaggia corrispondente al civico 469 di Via Pilestra a Sperlonga,

la Foce del Rio Santa Croce a Formia,

la foce del canale a sud della Darsena e del Rio Recillo a Minturno.

Dei 42 prelievi oltre i limiti nei laghi d’Italia, 7 sono della nostra Regione: 1 ciascuno sui laghi di Fondi, Sabaudia, Fogliano, Albano e Bracciano, 2 sul Lago di Bolsena; nessuna criticità sui Laghi del Salto, Turano e Canterno, critica la situazione sul Lago di Vico non per i valori microbiologici ma soprattutto per l’apporto eccessivo di nutrienti provenienti dai settori agricoli.

“In troppi punti della nostra Regione siamo evidentemente ancora indietro sulla corretta depurazione e nell’intercettare gli scarichi abusivi – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -, rispetto al quadro nazionale, dal Lazio emerge infatti una situazione difficile, migliorata sui laghi, ma con criticità croniche lungo il litorale romano e quello del viterbese e un sostanziale peggioramento nella porzione meridionale lungo la provincia di Latina.

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