La finta Tomba di Nerone e il pioppo maledetto

Una credenza popolare del tempo del medioevo, dovuta alla distruzione del Sepolcro dei Domizi, ha portato ancora oggi la maggior parte dei cittadini a credere che la tomba sulla Cassia sia dell’imperatore che incendiò Roma. All’inizio del XII secolo infatti, Papa Pasquale II decise di attuare una damnatio memoriae contro Nerone. Il Papa era estremamente superstizioso e, di conseguenza, spaventato dalla figura di Nerone e dai corvi che si aggiravano costantemente sui pioppi sopra il Mausoleo, di conseguenza decise di distruggere la tomba e fu sparsa la notizia che i resti dell’imperatore erano stati spostati sulla Cassia.

Nerone era infatti percepito da Papa Pasquale come l’anticristo, a causa di una serie di casualità che relazionavano l’imperatore con il numero 666 e, durante il medioevo, si temeva che prima o poi egli sarebbe tornato dagli inferi e si sarebbe imposto come anticristo.

Al posto del Mausoleo fu poi costruita la Basilica di Santa Maria del Popolo e i resti dell’imperatore furono probabilmente gettati nel Tevere. La tomba sulla Cassia, che da il nome all’intero quartiere di Tomba di Nerone, è invece il sepolcro del prefetto Publio Vibio Mariano e di sua moglie.