“La situazione in cui versa l’Ospedale Sant’Andrea di Roma è diventata insostenibile, con ambulanze ferme nel piazzale negli scorsi giorni anche per 18 ore prima di poter far entrare i malati all’interno del nosocomio. Mancano infatti le barelle, poiché vengono utilizzate nei corridoi del pronto soccorso da malati in attesa di essere visitati. Alla luce di ciò, pur a pandemia terminata, il personale ospedaliero continua a lavorare in condizioni snervanti e intollerabili: perennemente sotto organico, con turni massacranti, turnover continui e uno stress psico-fisico altissimo, continuando però a svolgere il proprio lavoro in maniera esemplare. Pertanto, vista la recente chiusura del reparto Covid, si potrebbe cogliere l’occasione e sfruttare l’opportunità, dopo due anni e mezzo di pandemia, almeno per far tornare infermieri, tecnici e oss del nosocomio ai propri reparti di provenienza, mantenendo la medesima assegnazione, rispettando così la professionalità, puntando su fidelizzazione e meritocrazia e, allo stesso tempo, stabilizzando gli eventuali precari, per dare così un premio tangibile agli sforzi terribili fatti nello scorso biennio. Facendo così si avrebbero ovviamente benefici anche in termini di attenzione e cura verso i pazienti che, allo stato attuale, rischiano prima o poi di non ricevere un’assistenza adeguata”. Così in una nota il consigliere regionale della Lega, Daniele Giannini, membro della Commissione Sanità.
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