In merito alla richiesta di finanziamento per la prosecuzione di MetroC avanzata dal Sindaco Roberto Gualtieri al Governo nazionale per una cifra di 2,1 miliardi ci teniamo a chiarire quanto segue.
Il Governo Draghi ha stanziato 1,7 miliardi per Metro C che verranno utilizzati in parte per la realizzazione della stazione Venezia (710 milioni) e in parte, circa 990 milioni, per l’attivazione di tratta T2 da Venezia a Piazzale Clodio.
Questi 990 milioni ad oggi non sono utilizzabili perchè nel nostro ordinamento è possibile appaltare solo l’intero lotto funzionale di T2 (cioè l’intero pezzo da Venezia a Clodio) il cui costo è di circa 2,2 miliardi ed è, invece, vietato l’appalto del cd. lotto costruttivo.
Dunque, allo stato, mancherebbero al raggiungimento di quella cifra circa 1,21 mlliardi, senza la quale non sarebbe possibile proseguire.
Tuttavia con questa cifra potremmo raggiungere solo Piazzale Clodio, il che significherebbe far entrare da lì le TBM (le talpe), cioè da una zona fortemente congestionata e teatro anche di nuove realizzazioni come la seconda città giudiziaria. Far entrare da lì le talpe significherebbe fare uscire dallo stesso punto migliaia di metri cubi di terra per circa 10 anni con forti disagi per l’intero quadrante. Per questa ragione il Sindaco ha chiesto al Governo di finanziare anche la tratta T1 fino a Farnesina per ulteriori 900 milioni. Se questo avvenisse i cantieri di entrata potrebbero essere posizionati nell’area dell’ex deposito delle auto, dopo il Minitero degli Esteri e dopo l’area Coni, dove non ci sono abitazioni e i flussi di traffico sono di gran lunga inferiori rispetto a quelli di Piazzale Clodio.
Da qui la richiesta del fianziamento commplessivo di circa 2,11 miliardi (1,21 + 0,9) che ci consentirebbero di chiudere un pezzo fondamentale di Metro C che toccherebbe a quel punto importanti punti nodali di mobilità: p.za Venezia, Corso Vittorio, P.za Risorgimento, incrocerebbe di nuovo la A ad Ottaviano, le città Giudiziarie a Pz.le Clodio, l’Auditorium, lo Stadio Flaminio e, infine, Farnesina e lo stadio Olimpico.
Attendiamo con fiducia le riflessioni del Governo e del Parlamento su queste richieste e speriamo che possano essere accolte per il bene e nell’interesse di Roma.
Lo dichiara l’Assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patané