Sulla spiaggia di Fregene uno yacht, chiamato Carpe Diem, di 16 metri, è giunto alla deriva, con uno dei motori ancora acceso e fumo nero che si sollevava.
Immaginate la curiosità dei presenti sull’arenile che si sono trovati immediatamente catapultati in un film giallo. Tante le ipotesi, anche quelle più macabre.
Non c’era anima viva a bordo, ma all’interno delle tre cabine regnava il caos, con abiti da uomo sparsi ovunque. Il mistero si infittisce.
È arrivata poi la Guardia costiera, che grazie a dei documenti a bordo è riuscita a risalire all’identità del precedente proprietario dell’imbarcazione, il quale aveva venduto lo yacht a un connazionale.
Ulteriori indizi hanno condotto i militari agli spostamenti della barca, come uno scontrino di una spesa fatta a Marina di Camerota, in Campania.
La storia, infatti, ha inizio una settimana prima, quando la Carpe Diem e i suoi tre occupanti, di nazionalità croata, diretti a Marsiglia in Francia, con la barca in avaria sono stati salvati da un traghetto al largo della costa di Anzio e poi portati a Genova.
Resta da capire come mai la barca sia stata lasciata alla deriva, senza alcun tentativo di recupero..