L’amministratrice dello stabile ha chiesto all’esperto etologo Andrea Lunerti di intervenire:
alcune signore non potevano nemmeno più stendere i panni in sicurezza.
Il nido è stato rimosso integro e all’interno ancora presenti maschi e femmine pronti per l’atteso volo d’accoppiamento.
“E necessario impegnarsi a gestire al meglio i rifiuti,chiudendo gli appositi cassonetti e non lasciandoli volutamente aperti per non toccare i coperchi a mani nude”, spiega Lunerti.
“Ricordiamoci che questi insetti si sono evoluti in zone desertiche e quindi specializzati a nutrirsi di ogni cosa e in quantità ridotte”.
Fare attenzione.
