“La situazione può complicarsi con il calore, i rifiuti non raccolti poi fermentano, perché c’è materiale organico che addirittura può andare in putrefazione, con gli odori un po’ sgradevoli, potrebbe creare anche un problema igienico prima che sanitario”. Così il presidente dell’Ordine dei Medici di Roma Antonio Magi.
“Sicuramente – dice ancora – un problema igienico l’abbiamo già vissuto in passato. Anche perché tutti questi rifiuti attraggono anche tanti animali opportunistici. Purtroppo il Comune di Roma, nei vari anni ha avuto questo problema e bisogna che si prenda una decisione e che i cittadini siano tranquilli, perché la situazione potrebbe anche complicarsi. Chiaro – prosegue – che il sindaco ha le sue prerogative, però molto dipende anche dall’educazione delle persone. Noi stessi siamo i primi che dobbiamo tenere la nostra città pulita, le nostre spiagge pulite. Chiaramente poi tocca a chi di dovere pulire. I cassonetti vanno sì svuotati, ma anche disinfettati e va disinfettata la strada intorno”. Rispetto ai rifiuti sulle spiagge, “essendo spiagge libere, non c’è chi le cura come dovrebbero essere curate. Dal contatto con qualche batterio, virus qualcuno si può anche infettare, avere reazioni anche di tipo allergico, dermatologico, perché molti di questi rifiuti possono essere anche sostanze nocive, che non devono andare a contatto con la pelle e quando uno sta in spiaggia ha più possibilità di quando sta in città. Poi i bambini scavano nella sabbia, giocano. È una situazione da tenere sotto controllo. Per quanto riguarda il Comune – prosegue Magi – lo stesso sindaco ha istituito un tavolo Salute, al quale partecipano oltre al Comune anche il presidente della Regione e i vari presidenti degli Ordini delle professioni sanitarie. Abbiamo un tavolo che discute e cerca di trovare soluzioni il prima possibile. Un appello a Gualtieri? Se ha chiesto di fare il commissario significa che ha voglia di risolvere il problema ma ogni tanto la politica, oltre a fare gli annunci, deve prendere delle decisioni”