Ponte Milvio, una storia travagliata… Ma è ancora lì

Fu costruito nel 109 a.C. dal Censore Marco Emilio Scauro e, pur essendo stato edificato al di fuori delle mura della città, ha sempre ricoperto un ruolo determinante in virtù della sua posizione strategica tra le importanti vie consolari.

Chiamato in origine “Mulvius”, nome che probabilmente gli deriva dalla famiglia Mulvia che lo avrebbe commissionato, fu nel Medioevo denominato, secondo un uso popolare, “Mole” o “Mollo”.

Nel 312 d.C., su Ponte Milvio si consumò la famosa battaglia tra l’imperatore Costantino e Massenzio. Oggi, dell’antico ponte romano rimangono soltanto le tre arcate centrali.

Nel Medioevo, il ponte subì ulteriori danneggiamenti a cui, nel 1429, Papa Martino V pose rimedio.

Nel 1805, Papa Pio VII commissionò nuovi lavori di restauro al grande architetto Giuseppe Valadier che ne progettò il riassetto, sostituendo i ponti levatoi ed edificando a nord del ponte una porta fortificata, la famosa torre in stile neoclassico, oggi conosciuta con il nome di Torretta Valadier.

Nel 1849, Garibaldi fece saltare il ponte per rallentare le truppe francesi. Nel 1850, Papa Pio IX lo fece restaurare.

Da allora, il ponte ha subito diversi rimaneggiamenti fino ad assumere la sua funzione attuale di passaggio pedonale.

Nel 2021, ACEA, a cui già si devono gli apparati luci di piazza del Campidoglio, del Castello di Santa Severa, del Tempio Maggiore di Roma, di Castel Sant’Angelo, del Colosseo, di Santa Maria in Trastevere e del Pantheon, ha dotato la Torretta Valadier di una nuova illuminazione artistica che, attraverso 16 proiettori a Led posizionati a risparmio energetico, ne esalta le forme e la splendida architettura. (Turismo Roma)