Presentati in Regione Lazio da AMA il 02 marzo 2018 i progetti per la costruzione degli impianti di compostaggio da realizzarsi a Cesano e Casal Selce. I due centri, di tipo aerobico, tratteranno insieme fino a 100mila tonnellate annue di rifiuto organico e serviranno il quadrante nord ovest di Roma. I residenti “Siamo pronti alle barricate” ma Ama dichiara “Siti conformi”.Nello specifico “(50 mila ciascuno), a cui si aggiungono 20 mila tonnellate di “scarti verdi” derivanti dalle attività di sfalcio e potatura (10 mila ciascuno). “I nuovi centri di compostaggio saranno di tipo AEROBICO e di tecnologia sostenibile BAT (Best Available Technology) con lo svolgimento di processi naturali al chiuso e ad aerazione meccanica – si legge in una nota di Ama – La tecnologia installata e la particolare localizzazione dei due siti determineranno un impatto ambientale assolutamente positivo per il ciclo dei rifiuti dei due quadranti specifici e della città in generale”. Le due strutture consentiranno alla città, secondo quanto dichiarato da Ama, un risparmio di oltre 5 milioni di euro all’anno sui trasporti e il trattamento fuori regione della frazione organica attualmente affidati a soggetti terzi”. In particolare la zona di Cesano, dove sussistono già elementi disagevoli dal punto di vista ambientale (elettrosmog da radiostazioni, impianti di depurazione, impianti con scorie nucleari) e dal punto di vista della viabilità (poche strade e sempre trafficate), ci sembra assolutamente poco idonea e infatti tutta la politica locale, senza distinzione di colori, si è espressa in maniera contraria a questo impianto. Ma Roma Capitale va avanti a tutto spiano. I cittadini si dicono pronti alle “barricate”. Staremo a vedere.

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Un nuovo dramma si è consumato sulle strade, questa volta nella zona tra Camilluccia e via Cortina D’Ampezzo, appena fuori la Galleria Giovanni XXIII.