Roma sarà “Capitale dell’Astronomia” ed avrà un Museo delle Scienze al Flaminio

di luca Pagni

Fino a domenica 27 novembre 2022 prosegue con successo IL FESTIVAL DELLE SCIENZE all’Auditorium Parco della Musica, in via Pietro de Coubertin 30, con 400 eventi e 120 ospiti internazionali.

Roma Capitale ha ufficializzato la candidatura a sede dell’Expo 2030, con un filmato introdotto dal romano Giorgio Parisi, Premio Nobel per la Fisica nel 2021 per i suoi studi sui sistemi complessi.

L’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia, ha dichiarato che al posto delle ex caserme di via Guido Reni, sorgerà un Museo della Scienza, che collaborerà attivamente con i vicini Maxxi ed Auditorium Parco della Musica; annunciando che nel 2027 Roma sarà la “Capitale dell’Astronomia” ed ospiterà 2.000 astronomi di tutto il mondo.

La prima presentazione del nuovo “Museo della Scienza” nel quartiere Flaminio risale a lunedì 14 novembre 2022 :

“Questa mattina con il Sindaco Roberto Gualtieri e il, il Nobel Giorgio Parisi, abbiamo presentato il Concorso internazionale di progettazione per il Museo della Scienza di via Guido Reni, nel quartiere Flaminio.

Con la pubblicazione del Concorso e un investimento previsto di 75 milioni di euro, questa importante opera diventa finalmente realtà! Quella di oggi è dunque una giornata storica poiché il tentativo di dare vita a questo Museo risale al momento stesso della proclamazione della città a capitale del Regno d’Italia.

Dopo decenni di dibattiti dunque si parte, con l’idea di un museo moderno, un polo dedicato a promuovere, diffondere e rendere accessibile la cultura tecnico-scientifica in tutte le sue manifestazioni mettendo in rete lo straordinario patrimonio scientifico già esistente a Roma e garantendone la conoscenza e la divulgazione.

La realizzazione di questa importante struttura, inoltre, contribuirà in modo sostanziale alla trasformazione in atto nel quadrante Flaminio che da Villa Glori al Ponte della Musica passando per l’Auditorium, per il MAXXI con il suo progetto di espansione fino recupero delle sponde del Tevere da parte di Poste Italiane, è senz’altro uno dei più vivaci esempi di rigenerazione urbana in corso”.