L’assessore ai Trasporti di Roma Capitale, Eugenio Patané, ha parlato del project review della linea D, che è la metro con più carico e che doveva essere realizzata prima della C anche se poi, negli anni 90, colpevolmente si partì dalla C perché erano già pronti i fondi.
La linea D, la quarta della città, è prevista nel Piano Regolatore Generale ed è stata riconfermata nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, approvato in Assemblea Capitolina.
Il tracciato si snoda partendo dalla periferia nord est della città, per poi attraversare il centro storico e raggiungere le aree di Trastevere, Marconi, Magliana Nuova e dell’EUR.
Sono numerosi i nodi di scambio generati dalla realizzazione della linea, sia in connessione alle metropolitane che alle Ferrovie Regionali: Jonio, Salario, Spagna, Venezia, Trastevere, EUR Magliana. MoveteRoma prevede anche la realizzazione di una diramazione lungo la via Portuense e di un prolungamento verso sud che raggiunge le aree extra-GRA.
Il capolinea nord di Ojetti ha la fondamentale funzione di intercettare i flussi di traffico che ogni giorno entrano in città sfruttando l’asse della via Nomentana. Il nodo di scambio di Salario, come previsto anche dal progetto preliminare della linea D, prevede la realizzazione di una stazione in grado di assorbire parte dei flussi veicolari della via Salaria che diventa anche un importante nodo di scambio con la rete delle Ferrovie Regionali grazie alla delocalizzazione della stazione di “Nuovo Salario”, attualmente isolata rispetto agli insediamenti abitativi.