Pare che sia in arrivo un nuovo progetto della Fondazione Nervi e della Cassa Depositi e Prestiti, per riqualificare la zona del Flaminio, creando una cittadella dello sport, con tanto di piscine e le palestre sotterranee.
Si parla di un investimento da 80 milioni di euro per lo stadio Flaminio, da trasformare in un impianto da 25 mila posti, coperto con una tettoia high tech esterna (non montata sulla struttura originale), per ospitare partite delle nazionali di calcio under 21 o del calcio femminile, incontri di rugby e soprattutto eventi musicali.
Dalle prime notizie, gli 80 milioni necessari sarebbero di autofinanziamento: le due società contano di rientrare dello sforzo economico con gli affitti che incasseranno con l’impianto.
Tutto questo dopo che il presidente della Lazio, Claudio Lotito, avrebbe rinunciato all’ipotesi di “adottare” lo stadio Flaminio per renderlo la casa della Lazio.
Lo stadio Flaminio è in rovinoso stato di abbandono e degrado, da l 2011 quando anche le partite di rugby vennero spostate allo stadio Olimpico.
I residenti sperano che non si tratti dell’ennesimo annuncio, dopo anni di progetti mai realizzati, ricordando che la Soprintendenza di Stato lo scorso anno ha bocciato il progetto della Roma Nuoto, perché dell’impianto progettato da Pier Luigi Nervi non si può toccare nulla, il terreno di gioco non si può coprire come in passato ha chiesto la UEFA, ed ha una disponibilità di soli 24 mila posti.
© Articolo di Luca Pagni per Zona Roma Nord