Stazione Vigna Clara, il punto della situazione dopo 6 mesi. Cosa può e deve cambiare.

Dal 2017 i cittadini di Roma nord chiedono ai rappresentanti politici una posizione chiara sul raddoppio del binario tra Vigna Clara e Valle Aurelia, sulla chiusura dell’anello ferroviario Nord e sulla riconversione in posti auto delle aree adiacenti la ferrovia, con la messa in sicurezza di via Monterosi fino alla tutela e regolarizzazione del mercato rionale di Piazza Diodati. Urgente è incrementare intanto le corse del treno, al momento ferme a un convoglio ogni due ore.

RFI prevede la chiusura dell’anello ferroviario nord di Roma nella tratta Valle Aurelia -Tiburtina e la realizzazione di nuove bretelle di collegamento con la linea Tirrenica e la linea convenzionale per Firenze. È inoltre prevista la realizzazione di una nuova stazione a Tor di Quinto che permetterà l’interscambio con la linea Roma – Viterbo, gestita da Astral, il potenziamento della stazione Val d’Ala e il raddoppio nella tratta Valle Aurelia – Vigna Clara.

Gli interventi permetteranno di potenziare i collegamenti nel nodo di Roma e creare un nuovo itinerario per i treni merci.

Siamo andati più volte alla Stazione di Vigna Clara e tra i pendolari intervistati non ci sono solo i cittadini che vivono e lavorano in zona, ma anche i gestori ed i pazienti delle cliniche Ars Medica, Paideia International Hospital e Nuova Villa Claudia. Tutti lamentano di non avere mai la certezza di trovare il treno al ritorno.

Dalla sede TIM di via Oriolo Romano si chiede da tempo un collegamento su gomma dalla Stazione di Vigna Clara ed il Mobility Manager si è dimostrato disponibile a mettere a disposizione una o più navette per muovere circa 2.500 dipendenti, a condizione che venga prima implementato il servizio ferroviario.

Abbiamo chiesto notizie più puntuali alla Presidente del Comitato di quartiere “Stazione di Vigna Clara” Cristina Tabarrini che ci ha mostrato una raccolta firme, per chiedere alla Regione Lazio di portare la frequenza dei treni almeno ad 1 ora, per tutta la giornata, festivi compresi.

“La petizione si può materialmente firmare presso la Tabaccheria Colajacomo in via Flaminia Nuova 224″ ci ha detto. “Non siamo noi comitati di quartiere – prosegue – a dover fare proposte risolutive per i problemi di zona, mentre il XV Municipio, il Comune di Roma ed RFI dovrebbero dare risposte concrete ai numerosi cittadini che chiedono un parcheggio di scambio in piazza Diodati, la messa in sicurezza di via Monterosi e nuovi parcheggi a spina in questa via, oltre ad una garanzia di continuità lavorativa per i commercianti di Piazza Diodati, nel nuovo plateatico che dovrà essere realizzato in un terreno espropriato alla mafia e già tornato in possesso del Comune di Roma, che è situato esattamente alla fine di via Monterosi all’incrocio con via Flaminia. Per il futuro prossimo l’auspicio è che la Regione Lazio incrementi le corse e rimoduli gli orari prevedendo un treno ogni mezz’ora nelle fasce critiche, ovvero quella della mattina dalle 7,30 alle 9,30 e quella del pomeriggio dalle 17,30 alle 19,30. Che RFI acceleri per portare a compimento il raddoppio della linea Vigna Clara-Ostiense e che chiuda il prima possibile l’anello ferroviario per dotare – conclude Tabarrini – la nostra amata capitale di una circle line degna”.

Anche il consigliere regionale del Lazio della Lega, Daniele Giannini, si rivolge all’Assessorato ai Trasporti della Regione Lazio, ente che finanzia il servizio commerciale della linea, gestita da RFI, per chiedere il potenziamento della tratta, al momento al vaglio della Conferenza dei Servizi, offrendo pieno sostegno alla petizione con raccolta firme lanciata in questi giorni dai vari comitati di quartiere proprio a riguardo. “Il posizionamento del secondo binario non può più attendere – spiega il consigliere Giannini – soprattutto nell’ottica della chiusura, come da progetti, dell’anello ferroviario verso nord e del collegamento della linea a Tiburtina passando per Tor di Quinto, riqualificando la fermata, oggi cattedrale nel deserto, e provvedendo – conclude Giannini – all’allaccio con la Roma-Civita Castellana-Viterbo gestita da Cotral”.

Il Presidente del comitato “Un anello per Roma”, Stefano Testi, ci precisa che: “…il raddoppio di cui si parla è solo dal Posto di Passaggio di Pineto a Vigna Clara, dando seguito all’accordo Regione Lazio – RFI, a confermare una unità di intenti, con il posizionamento del secondo binario, vicino al binario esistente. In termini di tempo servono solo 3 mesi. Attualmente – spiega ancora Testi – è in corso la Conferenza dei Servizi per il raddoppio. Per quanto riguarda l’Anello Ferroviario deve iniziare la fase di Discussione Pubblica, che precede la convocazione della Conferenza dei Servizi, che potrebbe concludersi nel 2024. Bisogna revisionare il Progetto Costruttivo, indire le gare d’appalto ed infine iniziare i lavori. L’Anello Ferroviario è un’opera immensa, per la quale si parla dell’attivazione nel 2032”.

Insomma, molti punti ancora sono in sospeso che nei prossimi mesi, complice anche l’insediamento di una nuova giunta alla Regione Lazio, dovranno essere affrontati e soprattutto risolti, nell’interesse delle decine di migliaia di cittadini interessati a usufruire di questa linea ferroviaria.

©️ Articolo di Luca Pagni per Zona Roma Nord

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