Truffe agli anziani con le voci di figli o nipoti

“Nonna sono finito in prigione, non ho soldi né documenti, puoi mandarmi qualcosa per la cauzione ?”

“A ma’ daje tutto l’oro e i soldi che c’hai … sennò so’ guai.

“Ho un debito di 6.800 euro da saldare entro le 13:00. Tra poco viene un funzionario delle Poste a prendere i soldi per la caparra. Poi me li ridanno”.

Sono sempre più numerose le truffe agli anziani, realizzate con telefonate tipo queste, con la voce dei veri figli o nipoti.

Bastano pochi minuti diffusi sui social network per replicare la voce di chiunque con software di intelligenza artificiale in grado di replicare in modo fedele la voce delle persone, usando un campione audio di pochi secondi

Questi nuovi strumenti informatici sono facilmente reperibili e sono pure economici.

A disorientare c’è sempre la paura, il vecchio trucco, che fa abbassare la guardia e agire d’impulso.

La richiesta di aiuto infatti è l’escamotage perfetto per innescare l’angoscia e mettere a tacere possibili dubbi.

Per il futuro è auspicabile che ogni campionatura vocale dovrà essere segnalata o tracciabile, ma intanto la paura di essere truffati è grande.

Un’altra truffa molto diffusa è quella dello squillo.

Si ricevono telefonate brevi e se si richiama il numero chiamante ci può essere azzerato il credito telefonico.